La legge sul Made in Italy intende ridurre le procedure burocratiche e stimolare il mercato nautico domestico ed europeo

La norma che valorizza e promuove la tutela del Made in Italy (legge 206/2023) è stata approvata lo scorso dicembre e contiene anche significative novità per il settore della nautica. Sono previste, infatti, agevolazioni Iva e semplificazioni per la navigazione nelle acque territoriali appartenenti ad altri Paesi membri dell’Unione europea.

Un aspetto essenziale per i diportisti che navigano verso l’estero è dimostrare l’avvenuto pagamento dell’Iva sull’imbarcazione. Le autorità estere potrebbero infatti richiedere la presentazione di documenti come la fattura originale con l’indicazione dell’Iva, un certificato fiscale ufficiale o il modulo T2L, ossia il documento che attesta la libera circolazione delle merci in Ue e viene impiegato per raggiungere territori di Paesi membri che non fanno parte del territorio continentale dell’Ue, come le Isole Canarie e le Isole Azzorre.

In tal modo, la normativa sul Made in Italy disincentiva al tempo stesso le immatricolazioni delle imbarcazioni in altri Paesi membri dell’Ue. La dichiarazione di costruzione o importazione e la dichiarazione sostitutiva di possesso consentono di immatricolare l’imbarcazione sotto bandiera italiana e di attribuire la proprietà dell’imbarcazione a un determinato soggetto. Tale procedura di attestazione è ora più veloce, dal momento che la documentazione necessaria può essere autenticata online tramite gli Sportelli telematici dell’automobilista (STA).

 

Fonte: DAILY NAUTICA – Stefano Comisi – Studio Armella & Associati